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DEL BRACCIALE TENNIS E DI UNA PARTITA CHE HA FATTO LA STORIA… DELLA GIOIELLERIA

Il bracciale tennis di diamanti è diventato famoso non perché indossato da qualche celebrità dello spettacolo, del jet set o del collezionismo, ma da una grande campionessa sportiva, ovviamente del tennis, Chris Evert.

La Evert, è stata una delle prime tenniste ad usare il rovescio a due mani e vinse il Roland Garros del 1974 a soli diciannove anni, diventando una delle più grandi tenniste di sempre.

Durante le sue gare di altissimo livello, Chris Evert indossava sempre un personale portafortuna, il gioiello che oggi tutti conosciamo. 

Si tratta di un bracciale sottile e flessibile, costituito da una fila di brillanti incassati, per lo più ‘a giorno’, ossia nella modalità in cui la montatura è non visibile. Non crea ingombro e al contempo dona quanta più luce possibile. Del bracciale era quindi visibile, dal pubblico delle gare, soltanto il sottile filo di luce che emanava. Un incanto. Veniva notato ad ogni gara, visto che la campionessa non giocava mai senza. 

Ma l’attenzione si focalizzò in modo indelebile su questo gioiello, piuttosto che sulla gara e sulle campionesse che la disputavano, durante gli U.S. Open del 1987. 

Chris Evert era ovviamente una delle grandi protagoniste della competizione. Durante un set particolarmente combattuto, il bracciale le si sfilò dal polso, perdendosi nel campo. 

La Evert si rifiutò di continuare il gioco finché il bracciale non si fosse ritrovato. Gli sguardi del mondo per alcuni minuti furono tutti su questo piccolo gioiello. 

In seguito, la campionessa si giustificò dicendo che non avrebbe potuto permettersi di finire la gara senza il suo portafortuna. Parlando, lo chiamò ‘tennis bracelet’. L’accaduto popolò per diverso tempo le pagine dei giornali e moltissimi gioiellieri cominciarono a notare l’affluenza di clienti che chiedevano ‘the tennis bracelet’, facendo propria la definizione della Evert. Il resto è storia dei nostri giorni.

Questo gioiello è un bracciale comodo e versatile: la sua particolarità non è nella montatura o nella invenzione di particolari ‘architetture’ stilistiche, né è data da lavorazioni orafe che richiedano una particolare maestria, quanto piuttosto è nella totale semplicità e linearità, tanto che la struttura che sorregge le pietre deve essere quanto più possibile invisibile per esaltare la luce delle pietre stesse. Inizialmente quindi costituito da una fila di brillanti, si è diffuso poi anche in zirconi bianchi, dal costo più accessibile, e attualmente, nel rinnovo del gusto della moda, è prodotto con pietre di diverse sfumature di colore. Lo si trova anche in argento. Può essere indossato da donne di ogni età e in ogni occasione, perché sta bene sempre e a chiunque. Si può dire che è un gioiello molto democratico, tanto che oggi è indossato anche dall’uomo. Per lui, prodotto inizialmente con brillanti neri o zirconi neri, è stato creato anche con pietre bianche, o bianche e nere. Altre colorazioni delle pietre adatte per il maschile sono il blu e il marrone, mentre la montatura è stata prodotta anche in oro rodiato nero. Ci aspettiamo in futuro nuove versioni di questo gioiello veramente per tutti. 

Ph: Chris Evert fine anni '80, con indosso il suo bracciale

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